03 novembre 2016

Rassegna di film palestinesi: Gli ingannati

COMITATO VICENTINO PER LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI
CINEMA PRIMAVERA

RASSEGNA DI FILM PALESTINESI PER CELEBRARE IL 29 NOVEMBRE
GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA’
CON IL POPOLO PALESTINESE



MARTEDI’ 15 NOVEMBRE 2016
ore 20.30 presso il Cinema Primavera a Vicenza

GLI INGANNATI

dal libro UOMINI SOTTO IL SOLE 
di Ghassan Kanafani, Sellerio Edit



Titolo originale The Dupes. Drammatico, durata 107 min. - Siria 1972.
La tragica avventura di tre Palestinesi i quali, per emigrare clandestinamente nel Kuwait alla ricerca di un lavoro, affidano il loro destino ad un camionista viaggiando nascosti nella cisterna vuota dell’automezzo. Sullo sfondo vi è la guerra con Israele e l’occupazione militare delle terre palestinesi. In uno stile che nulla o poco concede alla spettacolarità, la pellicola racconta sostanzialmente la storia di un fallimento che nella parte finale si carica di una tensione notevole dove l’eloquenza delle immagini è assoluta. Opera da cinema impegnato d’altri tempi, mantiene oggi una bruciante attualità, in un tempo in cui i migranti arrivano fino a noi attraverso vere e proprie odissee che spesso si concludono tragicamente.

Il libro: UOMINI SOTTO IL SOLE

A cura di Isabella Camera D'Afflitto
Nota di Vincenzo Consolo
Lingua originale: arabo
Titolo originale: Riğal fi ash-Shams

Ghassan Kanafani, nato ad Acri in Palestina nel 1938, è rifugiato in Libano con la famiglia nel 1948, alla proclamazione dello stato di Israele. Nel 1953, a Damasco, pubblica i primi racconti e lavora per l’agenzia ONU di aiuto ai profughi; poi si trasferisce in Kuwait dove insegna sino al 1960. In quell’anno inizia a collaborare con i giornali della resistenza palestinese e dal 1969 dirige uno degli organi dei palestinesi. Muore nel 1972 in un attentato del Mossad, assieme alla nipote sedicenne. Ghassan Kanafani è il più importante rappresentante di quel gruppo di Palestinesi che dall'esilio (in arabo Ghurba) hanno contribuito a lottare per la causa palestinese tramite le loro opere artistiche.

Tra le sue opere: La madre di Sa’d (1985) e Ritorno a Haifa (1991). Uomini sotto il sole è del 1963.

Ghassan Kanafani fu scrittore - tra i più significativi della letteratura araba - giunto all'impegno attivo nella lotta del suo popolo dopo i primi libri, e dopo l'attività giornalistica: giunto, si può dire - usando una espressione vecchia ma che si attaglia alla questione palestinese per la quale vale come criterio l'odiosa coppia amico/nemico meglio di ogni altro giudizio -, alla critica delle armi passando dalle armi della critica. Sono dunque pietre le sue parole, e nella loro scabra durezza ritorna il dolore per la terra perduta, la sofferenza dei profughi, la speranza. Ma senza la rozzezza semplice dei nazionalismi (per cui Kanafani è, come dice Vincenzo Consolo presentandolo in questo libro, «prima di essere il palestinese di Acri, scrittore di prim'ordine»), semmai cercando, al fondo delle immediate contrapposizioni, l'inquietudine che nasce dall'osservare il cuore innocente della sofferenza, la sorte di chi non ha nessun riparo. Così la vicenda dei tre uomini sotto il sole - che fuggono dai campi profughi verso il ricco Kuwait e trovano una delle sorti comuni ai molti senza riparo in questo mondo - racconta dell'inferno che si trova subito dietro l'angolo dell'Occidente.